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Una settimana particolare!


di Dorabella2000
10.04.2020    |    762    |    2 9.7
"5, ero pronta, uscii dal bagno e con voce da troietta lo chiamai, Renato entrò e quando mi vide quasi gli occhi gli uscirono dalle orbite rimase con la..."
Due anni fa, per lavoro dovetti recarmi in Marocco, una volta lì presi alloggio in un piccolo albergo a Fez, la mattina seguente incominciai il mio giro di lavoro, dovevo controllare alcuni macchinari che la mia azienda aveva venduto a fabbriche locali, con me c’era un tecnico che aveva il compito di aggiustare e tarare le macchine in manutenzione, la giornata passò senza nessun intoppo sia io che il mio collega avevamo svolto il nostro lavoro in totale scioltezza e una volta lasciata l’ultima fabbrica prendemmo l’auto e facemmo ritorno all’albergo, ci avevano dato una stanza con due letti perché non erano disponibili le singole, comunque non ci diedi peso, già avevo un mio programma, in valigia avevo la mia lingerie scarpe con i tacchi e parrucca, su un sito per incontri avevo trovato alcuni indirizzi dove fare incontri con uomini, per cui sarei salita in camera avrei fatto la doccia mi sarei preparata nel bagno, una volta indossato l’intimo sexy sotto la tuta ginnica nello zaino avrei messo la parrucca e le scarpe e una volta raggiunto il posto le avrei indossate dopo aver tolto la tuta. Saliti in camera, mentre rovistavo nella valigia, il mio collega si infilò in bagno per farsi la doccia, pensai che era meglio così, avrei potuto togliere le mie cosette con calma senza correre rischi di essere vista e quando lui sarebbe uscito dal bagno ci sarei entrata io e gli avrei detto che non avevo voglia di cenare così una volta che lui sarebbe uscito dalla camera per cenare sarei restata sola e in santa pace mi sarei preparata. Appena dieci minuti dopo Renato uscì dal bagno, aveva un asciugamano alla vita e con un altro si asciugava i pochi capelli, mi guardò dicendo che il bagno era tutto mio, mi resi conto solo in quel momento che non lo avevo mai guardato prima, non mi ero mai soffermata sul suo viso, mi colpì il suo volto scavato, il naso aquilino e gli occhi stanchi, Renato dimostrava i suoi cinquanta e passa anni, aveva la schiena ricurva, si vedeva che il lavoro duro gli aveva modificato il fisico, le sue gambe molto sottili e con pochissimi peli e anche sul torace pochissimi peli. Per niente attraente lontano dai miei idoli sessuali, presi le mie cose e andai in bagno, mi accorsi che sulla porta c’era una lustriera con una grata in legno che dava nella stanza se Renato voleva sbirciare lo poteva fare liberamente, la lustriera era dotata anche di uno sportello e quindi una volta chiuso ero al sicuro da occhi indiscreti, per non far capire a Renato che chiudevo lo sportello presi uno sgabello che stava nel bagno ci salii e accompagnai molto delicatamente lo sportello per chiuderlo, attraverso la grata vidi Renato che si asciugava completamente nudo, mi dava le spalle aveva il culo quasi rinsecchito bianco come il latte, che orrore pensai, stavo per chiudere del tutto lo sportello quando Renato si girò, wow 😲 che meraviglia aveva fra le gambe, un cazzo a riposo che gli penzolava fra le gambe completamente scapocchiato un vero batacchio, non scesi più dallo sgabello continuando a guardare lui mentre si vestiva, lo vidi che armeggiava nella valigia e guardandosi attorno tolse una rivista, era per adulti, lui diede un’occhiata veloce e la ripose sotto il cuscino del suo letto, mentre la sfogliava notai che era una rivista di travestiti, ancora wow, non potevo fare altro che indossare l’intimo e uscire, prima di fare la doccia gli dissi di aspettarmi non volevo che lui uscisse per la cena mi rispose che già era pronto e che mi aspettava sul balcone della stanza, mi preparai in fretta indossai le auto reggenti, perizoma, corpetto in similpelle, mini aderente, le scarpe a spillo e la parrucca, solo in filino di lucida labbra e una spruzzata di chanel n. 5, ero pronta, uscii dal bagno e con voce da troietta lo chiamai, Renato entrò e quando mi vide quasi gli occhi gli uscirono dalle orbite rimase con la bocca aperta, gli chiesi se gli piacevo e se la sorpresa l’aveva gradita, mi chiese se fossi proprio io e una volta resosi conto che ero proprio io il suo collega di lavoro mi si avvicinò complimentandosi con me, mi disse che ero proprio una bella travona e che aveva avuto il sentore che io fossi un frocione ma che non avrebbe mai avuto il coraggio di chiedermelo, lo aveva capito da come guardavo gli uomini, mi disse che il mio sguardo cadeva sempre sul pacco e che non facevo niente per nascondere questa mia passione, aveva proprio ragione, mi chiese di come avevo capito che a lui piacessero le trav gli raccontai che lo avevo visto poco prima e che mi ero preparata per lui, a quel punto non aspettai ancora mi inginocchiai gli apro là zip e tirai fuori il suo batocchio quasi duro lo baciai e incominciai a pomparlo tutto in bocca fino in gola poi a leccarlo tutto fino alle palle belle sode le presi in bocca le succhiai con avidità lui mi diceva che ero una Troia una puttana una zoccola, quando mi piaceva essere etichettata in quel modo, mi eccitai ancora di più la mia fichetta quasi voleva esplodere nel perizoma lo liberai e incominciai a masturbarmi mentre continuavo a sbocchinarlo con una mano mi reggevo a lui con l’altra mi menavo il cazzetto e con la bocca mi gustavo il suo membro, una volta duro era venticinque centimetri lo misurai col metro che avevo con me, una cosa enorme una capocchia che sembrava un fungo l’asta non era molto larga sembrava una banana un po’ ricurva che bello tutta quella grazia di Dio tutta per me, gli chiesi di stendersi sul letto perché volevo cavalcarlo, così fece tenendo dritto il suo cazzo io mi tolsi il peri e appoggiai il mio buchetto sulla sua capocchia basto’ che mi sedessi un po’ che mi era tutto dentro ero impalata avevo quel coso durissimo tutto in pancia ma non riuscivo a muovermi per cavalcare mi aiutò lui mettendomi le mani sotto le ascelle mi aiutava a dare le spinte che bello mi alzavo di poco e poi discendevo su è giù su e giù poi Renato mi fece mettere di lato e mi scopo’ con forza, sentivo le sue botte vicino ai miei testicoli che una volta induriti si erano ritirati dentro tanto da essere diventati piccolissimi avevamo i volti vicini e ci baciammo le nostre lingue si attorcigliavano sentii un fremito che mi oltrepassava stavo venendo schizzati il mio seme mentre lui mi stringeva in un abbraccio, anche Renato era venuto poco prima di me mi aveva riempito la pancia di crema calda restammo diversi minuti abbracciati in quella posizione baciandoci e accarezzandoci credo di aver toccato il cielo con un dito momenti indescrivibili, quando mi accorsi che il suo cazzo si stava ammosciando me lo sfilai dal culo e glielo presi in bocca leccando tutto il resto del suo nettare che era rimasto sul cazzo mentre leccavo sentivo scendere dal mio orefizio il suo sperma lo sentivo gocciolare a terra perché mi ero messa come seduta con le chiappe aperte mentre Renato stava disteso sul letto con le gambe fuori leccavo e ingoiavo e gli accarezza le palle una volta finito andai in bagno a farmi il bidè mi premevo e sentivo che scendeva altro sperma con le dita insaponate pulii ben bene il buco mi asciugai e tornai in camera lui dormiva come un ghiro con la testa che pendeva dal letto e con le gambe fuori dal lato opposto lo aggiustai nel letto lo coprii col lenzuolo e mi slacciai il corpetto indossai un baby-doll trasparente tolsi le scarpe e mi misi a letto esausta ma felice, ci risveglio’ alle 7 del mattino il suono della sveglia del cellulare mi ridestai e svegliai Renato facemmo di nuovo all’amore poi al lavoro e così per tutta quella settimana, mangiavano in fretta per correre in camera a scopare sempre, fu davvero una settimana particolare.
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